L’agrivoltaico e i prossimi step da attuare rappresentano uno dei temi più discussi del momento. Sono innumerevoli gli agricoltori che in questi giorni cercano di comprendere come muoversi in seguito all’annuncio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sulla sigla del decreto a supporto della diffusione degli impianti agrivoltaici avanzati.
Se da una parte infatti sono iniziate le proteste degli agricoltori, sulle misure che coinvolgono la riconversione a coltivazioni biologiche e la possibile riduzione degli pesticidi, dall’altra sono sempre di più gli imprenditori agricoli interessati a comprende come rimanere sul mercato per essere competitivi e garantire il rispetto delle produzioni supportando la sostenibilità ambientale.
Il tema dell’agrivoltaico è stato in questi giorni approfondito da Ciesse con due incontri dal titolo “Coltiviamo l’Energia” rivolti a imprese agricole con almeno 50 ettari di terreno. Gli incontri, molto partecipati, si sono svolti presso la sede di Augusta con la collaborazione di SolarEdge, Enerklima, Open Conuslting e alcuni consulenti del gruppo Banca Intesa e hanno chiarito alcuni aspetti tecnici, procedurali e amministrativi della misura che entrerà in vigore a breve.
Dopo l’ok della Corte dei Conti, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, si avvierà la fase di attuazione.Una volta ottenuto il via libera, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) entrerà in azione. Entro 15 giorni dalla pubblicazione, la controllata MEF, responsabile degli incentivi, dovrà pubblicare le regole operative. Queste includeranno il calendario delle procedure competitive, i requisiti degli impianti fotovoltaici (FV), e le modalità di monitoraggio.
Agrivoltaico i prossimi step: obiettivo 1,04 GW entro il 2026
L’obiettivo ambizioso è installare almeno 1,04 GW di sistemi agrivoltaici avanzati entro il 30 giugno 2026. Questo attraverso un contributo in conto capitale fino al 40% dei costi ammissibili e una tariffa incentivante sulla produzione di energia elettrica immessa in rete.
Le tariffe, erogate per 20 anni, variano da 93 €/MWh per impianti sotto ai 300 kW a 85 €/MWh (valore massimo per l’asta) per progetti sopra ai 300 kW. Sono previsti premi aggiuntivi per le regioni del Centro e del Nord. L’erogazione degli incentivi è sospesa nelle ore con prezzi di mercato a zero.
Requisiti degli impianti agrivoltaici
Gli impianti devono essere “soluzioni integrate innovative” che non compromettono la continuità delle attività agricole. La superficie agricola deve rappresentare almeno il 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico. Altezze minime dei moduli sono fissate in base alle attività (zootecnica o colturale).
Accesso agli incentivi: registri e aste
L’accesso agli incentivi avverrà attraverso registri e aste. Le procedure saranno bandite dal GSE nel biennio, dando priorità a chi autoconsuma una maggiore percentuale di energia elettrica. Non è consentito l’accesso agli incentivi per impianti che hanno iniziato i lavori prima di presentare istanza di partecipazione. Tempistiche e priorità nell’assegnazione
Gli impianti dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi dalla comunicazione dell’esito della procedura, ma non oltre il 30 giugno 2026. In caso di domande eccedenti il contingente, si darà priorità all’autoconsumo e alla data di domanda.
In conclusione, il decreto rappresenta un passo concreto verso la promozione di impianti agrivoltaici avanzati, contribuendo così alla transizione verso un settore energetico più sostenibile e innovativo.
Gli imprenditori che parteciperanno al bando avranno la possibilità di essere supportati dal team di Ciesse in tutte le fasi del processo.