Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES, un nuovo capitolo per le imprese.
La Transizione 5.0 si prepara a diventare un volano per le imprese, grazie a una serie di modifiche che rendono questo strumento più accessibile, flessibile e, soprattutto, cumulabile con altri incentivi. Questo nuovo assetto in fase di definizione con la presentazione di due emendamenti, è frutto di un dialogo intenso con l’Unione Europea e mira a rilanciare un programma finora sottoutilizzato.
Analizziamo in anteprima le novità principali e lo scenario che si aprirebbe qualora fosse confermata la cumulabilità in particolare con l’agevolazione sulle Zone Economiche Speciali (ZES).
Più tempo per gli investimenti
Una delle modifiche più rilevanti dovrebbe riguardare l’estensione dei tempi per completare gli investimenti. Le imprese avranno tempo fino al 30 aprile 2026 per installare gli impianti, guadagnando quattro mesi rispetto alla scadenza precedente. Il termine per la rendicontazione con la Commissione Europea resta fissato a giugno dello stesso anno, ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze si impegna a snellire i tempi delle proprie attività, concedendo così margini più ampi alle imprese per organizzare e finalizzare i progetti.
Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES
Un’altra svolta significativa riguarda la possibilità di cumulare gli incentivi della Transizione 5.0 con quelli, per esempio previsti per le Zone Economiche Speciali (ZES). La decisione formale da parte dell’UE è attesa nei prossimi giorni, ma gli indizi puntano già a un via libera imminente.
Questo cambiamento potrebbe rappresentare un’occasione imperdibile per le imprese del Sud Italia. La combinazione degli incentivi consentirebbe alle aziende di raggiungere un rimborso fino al 100% dell’investimento, migliorando significativamente la marginalità dei progetti. In concreto, un’azienda che installa nuovi impianti o rinnova il proprio parco tecnologico potrebbe coprire quasi integralmente i costi grazie al credito d’imposta della Transizione 5.0 e agli sgravi fiscali delle ZES.
Semplificazioni nel calcolo dei risparmi energetici
Per accedere agli incentivi della Transizione 5.0, le imprese dovranno dimostrare i risparmi energetici ottenuti dai nuovi investimenti. Qui arriva un’altra possibile semplificazione: la sostituzione di macchinari ammortizzati da almeno 24 mesi non richiederà più complessi studi tecnici. In questi casi, l’accesso al credito d’imposta sarà diretto e automatico, con un’aliquota minima prevista in aumento dal 30% al 50%, secondo le proposte di emendamento alla Legge di Bilancio.
Un nuovo scenario per le imprese
Le modifiche apportate alla Transizione 5.0 punterebbero a rivitalizzare uno strumento ancora poco utilizzato, con solo 130 milioni prenotati da 413 aziende su un totale di oltre sei miliardi disponibili. Il potenziale è infatti enorme, soprattutto se si considera il possibile cumulo con le ZES.
Questo scenario potrebbe stimolare le imprese a investire sfruttando gli incentivi per modernizzare i propri impianti, aumentare l’efficienza energetica e migliorare la competitività in un contesto economico difficile. Per le aziende del Sud, in particolare, questa sinergia rappresenterebbe un’opportunità senza precedenti per agganciare la ripresa e colmare il divario infrastrutturale con le regioni più sviluppate.
Cosa fare per prepararsi
Per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla Transizione 5.0 e dalla cumulabilità con le altre agevolazioni come le ZES, le imprese dovranno adottare un approccio strategico basato su tre azioni fondamentali:
- Consultare esperti: per ottimizzare i benefici degli incentivi, è indispensabile avvalersi di consulenze tecniche mirate, fondamentali per orientarsi nel panorama delle agevolazioni.
- Valutare gli investimenti strategici: è prioritario concentrarsi su interventi che migliorino l’efficienza energetica o modernizzino macchinari obsoleti, assicurando un ritorno economico sostenibile e competitivo.
- Pianificare i tempi: l’estensione delle scadenze consente di organizzare le operazioni con maggiore attenzione, ma la rendicontazione resta un elemento imprescindibile per l’accesso agli incentivi.
Grazie alla sua consolidata esperienza nell’efficienza energetica Ciesse supporta le imprese in tutte queste fasi, offrendo soluzioni complete e personalizzate per affrontare al meglio questa transizione.
La Transizione 5.0, con le sue nuove regole e la prospettiva di cumulabilità con le ZES, non è più solo un’opportunità, ma una chiamata all’azione per le imprese italiane. In un’economia che attraversa una fase di rallentamento, sfruttare questi strumenti può fare la differenza tra stagnazione e crescita. Prepararsi adeguatamente e agire con tempestività sarà la chiave per trasformare il potenziale in risultati concreti.